Pittore, critico d'arte e diplomatico francese. In qualità di uomo
politico e diplomatico ebbe spesso occasione di soggiornare in Italia. Nel 1682
il marchese De Gournay, ambasciatore francese a Venezia, lo scelse come
segretario personale;
P. compì alcune missioni diplomatiche in
Portogallo (1685) e in Svezia (1689). Successivamente venne inviato in missione
segreta in Olanda, su incarico di Louvois. Scoperto dalle autorità
olandesi, venne imprigionato. In carcere scrisse il
Breviario della vita dei
pittori (1699). Tornato in Francia, venne compensato con una lauta pensione
da Luigi XVI e si dedicò con maggiore assiduità a questioni
estetiche. All'epoca della famosa
querelle all'Académie des
Beaux-Arts, che vide schierati i sostenitori di Roubens contro quelli di
Poussin,
P. ebbe un ruolo di indubbia importanza per la chiarezza delle
sue concezioni estetiche; divenne il teorico dell'arte barocca secentesca,
sostenendo l'arte delle forme naturali e cromatiche, puramente edonistica,
contro gli oscuri accademismi figurativi classicheggianti dei
poussinistes. In proposito scrisse numerosi saggi, quali:
Conversazioni sulla conoscenza della pittura (1677);
Dissertazione
sulle opere dei più famosi pittori (1681);
Dialogo sui colori
(1699);
Corso di pittura (1708). Curò la prima traduzione
dell'opera di Du Fresnoy
De Arte Grafica (Clamecy, Nièvre 1635 -
Parigi 1709).